A Strasburgo, dal 16 al 24 ottobre, si contenderanno il titolo 5 squadre: Belgio, Quebec, Francia, Svizzera e Italia, unica ammessa non di lingua francofona.
Dal 16 al 24 ottobre a Strasburgo si svolgerà il 23° campionato del mondo di Improvvisazione teatrale in lingua francese, ospitato da LOLITA (Ligue Ouverte et Libre d’Improvisation Théâtrale Amateur): le cinque squadre che si disputeranno il titolo sono Belgio, Quebec, Francia e Svizzera (tutte madrelingua francesi), e l'Italia, unica ammessa fra i paesi non francofoni. In nove giorni di sfide, sono previsti dieci incontri “testa a testa” e la finale per l'aggiudicazione del titolo.
L'improvvisazione teatrale, come genere autonomo, è nata nel 1977 in Quebec a cura del Théâtre Expérimental de Montréal, che intendeva sperimentare nuove forme teatrali e di avvicinamento del pubblico. Dal Canada, l'esperimento si è diffuso anzitutto nei paesi di lingua francofona, che ancora oggi sono tra i maggiori praticanti e fruitori del genere. Oggi esistono federazioni di improvvisazione teatrale in numerosi paesi del mondo, e pertanto questa specialità viene ormai praticata in diverse lingue. Una curiosità: in luogo di "recitare" gli improvvisatori italiani utilizzano normalmente il verbo "giocare" ("stasera gioco a teatro") così come avviene in altre lingue europee dell'improvvisazione (inglese -play-, francese -jouer- e tedesco -spielen-).
Le squadre che si presentano a Strasburgo sono composte da cinque attori ed un allenatore, pronte a sfidarsi con regole precise: un arbitro, presente in scena, stabilisce di volta in volta i titoli delle storie ed eventualmente i generi teatrali, cinematografici o letterari cui devono ispirarsi; da quel momento ciascuna squadra ha pochi secondi per organizzare le idee, ed immediatamente comincia la rappresentazione. La nazionale italiana si presenta a questo appuntamento dopo il buon terzo posto conquistato l'anno scorso a Ginevra, a dispetto della difficoltà rappresentata dalla lingua.
Contatti e informazioni: Anne-Sophie Desmonts / communicator@association-lolita.com